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SALERNO, SEI ARRESTI SU DENUNCIA DI VASSALLO

Tre dirigenti della Provincia e tre imprenditori avevano incassato fondi per una strada mai messa in cantiere. Le anomalie erano state segnalate dal sindaco di Pollica assassinato lo scorso settembre

La strada era stata pagata quasi per intero. Però non esisteva. Se ne era accorto il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, che aveva segnalato alla Provincia la singolare storia dell'arteria provinciale Casalvelino-Celso, nel Cilento.



L'ente, nel giugno scorso, aveva istituito una commissione sul caso e oggi, su richiesta della Procura di Salerno, sei persone sono agli arresti domiciliari per una vicenda, ha evidenziato il procuratore Franco Roberti, esaminata anche nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Vassallo, assassinato ad Acciaroli il 5 settembre scorso.

"Non sono emersi collegamenti fra questo appalto e la morte del sindaco", ha chiarito il procuratore, che poi ha aggiunto: "Fatto sta che fu proprio Angelo Vassallo a dimostrare grando senso della legalità nel segnalare l'appalto alla Provincia". L'ente ha poi avviato i propri accertamenti. Le indagini sono state condotte dalla nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza comandata dal colonnello Antonio Mancazzo.

Ai domiciliari (ma la Procura aveva chiesto il carcere) sono andati tre funzionari provinciali e tre imprenditori. Si indaga per peculato e falso. La Finanza ha eseguito anche venti perquisizioni. Alle imprese furono liquidate somme per 615mila euro a fronte di opere di sbancamento, le uniche realizzate, quantificate in non più di 150 mila euro.

Gli arrestati sono il dirigente della Rete unità della Provincia, Angelo Cavaliere, del caposezione del servizio viabilità della Provincia, Gennaro Rizzo, e del dirigente, direttore dei lavori, Franco Cuozzo. I tre imprenditori, tutti della provincia di Salerno sono Eduardo Sale, procuratore dell'Ati, ditta aggiudicataria dell'appalto, del legale rappresentante della ditta subappaltatrice Paolo Riccelli e Mario Bamonte, legale rappresentate della società che avrebbe emesso false fatturazioni.

Le indagini proseguono anche su altri appalti. "Contiamo sulla collaborazione dei cittadini e degli amministratori onesti - ha detto Roberti - che possono segnalare vicende come, in questo caso, aveva fatto Vassallo".

 DARIO DEL PORTO


Note: Tratto da Repubblica.it
News pubblicata il 23-03-2011, letta 3803 volte
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